Scuola di Francoforte


Scuola di Francoforte

Marx e Weber sono gli ispiratori della Scuola di Francoforte. Essa di costituisce presso l’Istituto per la ricerca sociale in Germania, da un gruppo di intellettuali marxisti indipendenti (non appartenenti ad un partito politico) che si impegnano nell’elaborazione di una TEORIA CRITICA DELLA SOCIETÀ. 

Il primo direttore dell’istituto fu Kurt Albert Gerlach, sostituito poi da Karl Grünberg. Nel 1931 si ebbe un salto di qualità quando io filosofo Max Horkheimer divenne direttore. 

Con Hitler al potere (‘33), l’istituto viene perquisito e chiuso e la maggior parte dei membri è costretta a emigrare. 

L’attività dell’Istituto continua e il suo interesse si concentra sui temi dell’impressione e dell’autoritarismo, con riguardo al ruolo svolto nel favorirne l’avvento dei mezzi di comunicazione e dalla famiglia, vista come luogo privilegiato per la riproduzione del consenso sociale e la formazione della personalità autoritaria. 

Dopo la seconda guerra mondiale alcuno dei componenti del gruppo come Adorno, Horkheimer e Pollock tornarono a Francoforte e nel 1950 danno nuovamente vita all’istituto per la ricerca sociale.


Horkheimer

Alla base delle analisi condotte dalla scuola di Francoforte sci sono le tragedie storiche della prima metà del Novecento e i temi dell’espansione della società dei consumi e delle comunicazioni di massa, che hanno modificato radicalmente il quadro dei rapporti sociali.

Sono fenomeni nuovi che richiedono diverse categorie interpretative, elaborate ad esempio da Max Horkheimer.

L’obiettivo dei filosofi della scuola era quello di trovare nuovi strumenti teorici con cui analizzare la nuova realtà sociale, economica e culturale.
Essi, infatti, pur essendo marxisti e dunque accettando il punto di vista della dialettica come metodo per l’indagine sociale, ritengono che vada adattata alla configurazione della realtà a loro contemporanea. 

La concezione dialettica della società implica una contrapposiIone al metodo scientifico, che viene criticato perché forniscono un’immagine statica della realtà e della società, come un insieme di processi che si ripetono sempre uguali.

Nella riflessione sull’enorme potete della scienza e della tecnica nel mondo contemporaneo, il pensiero di Horkheimer si differenzia dal marxismo classico. Marx aveva considerato la scienza e la tecnica indispensabili per lo sviluppo dell’economia e della società e non le aveva giudicate così negativamente. Horkheimer non la pensa così, secondo lui la scienza non è neutrale e nella sua essenza è una forma di dominio, perché oggettiva e reifica tutto ciò che analizza, assoggettandolo al proprio potere. (Es. scienze fisiche studiano natura e mirano a farla oggetto di controllo).

Inoltra Horkheimer afferma che la mentalità operativa e pratica dell’illuminismo ha generato una aumento della ricchezza materiale ma nello stesso tempo ha prodotto un aumento dell’infelicità degli individui sottomessi alla logica del guadagno e del profitto.



Adorno

Adorno è l’altro grande protagonista della scuola di Francoforte. 

Il presente appare Adorno come un mondo in frantumi, in cui l’antica armonia è andata distrutta in modo irreversibile. 

Adorno nell’opera Minima moralia fornisce riflessioni sulla condizione umana in quello che Adorno definisce il “mondo amministrato”, ossia la società industriale avanzata in cui ogni aspetto della vita è pianificato controllato. 

Invece nello scritto Dialettica Negativa, Adorno prosegue nel programma di smascherare i limiti della ragione scientifica, intesa come la forma più sottile di dominio. 
Adorno sottolinea come la musica non sia solo un prodotto della società ma anche una forma di critica allo stesso sistema sociale. Il rapporto tra musica è società per Adorno è come qualcosa di chiuso in se stesso ma che allo stesso tempo ha le capacità di rappresentare l'universo.

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