Feuerbach
Vita
La sua tesi di laurea, De ratione, una, universali, infinita, che sosteneva l’esistenza di una ragione unica in cui le coscienze dei singoli si risolvono, fu inviata a Hegel, accompagnata da una lettera in cui Feuerbach esponeva le sue convinzioni: la filosofia doveva prendere il posto della religione, ormai inadeguata.
Pensiero
Punto di partenza della filosofia di Feuerbach è una critica alla visione idealistico-religiosa che stravolge i rapporti tra soggetto e predicato, tra concreto e astratto: è l’uomo (il soggetto) a creare il pensiero (il predicato) e non viceversa come volevano gli idealisti. L’errore dell’idealismo è dunque il rovesciamento dei rapporti di predicazione: ciò che viene prima (la realtà) figura come ciò che viene dopo, ciò che viene dopo (l’astratto) figura come ciò che viene prima. In altre parole, secondo gli idealisti, l’ideale (Dio, lo Spirito, l’Assoluto) crea, è causa del reale (l’uomo, la natura).
Feuerbach si fa dunque interprete di un nuovo materialismo: l’uomo ha il primato in quanto esistente, Dio e l’Assoluto in quanto ideali sono a lui subordinati.
Seguendo questa concezione materialistica, Feuerbach afferma che non è Dio ad aver creato l’uomo, ma l’uomo ad aver creato Dio. Dio non è altro che la proiezione illusoria di quelle qualità “perfette” che all’uomo mancano: la ragione, la volontà, il cuore. Il divino è dunque l’essere umano perfetto, senza alcuna mancanza, proiettato in un mitico aldilà.
La filosofia di Feuerbach sposta adesso il suo centro di gravità verso l’umanismo: è l’uomo il centro dell’indagine, liberato da quella realtà invisibile (Dio) a cui era subordinato. Feuerbach vuole riappropriarsi di quelle qualità che abbiamo ceduto alla divinità, liberarsi dalle catene di un Dio che noi stessi abbiamo creato. Il mistero della teologia è, dunque, l’antropologia: l’idea di Dio è la proiezione delle qualità umane ingigantite per essere perfette
Secondo Feuerbach la religione porta alla alienazione in quanto l’uomo rinuncia alla propria essenza a favore di Dio. Dunque per raggiungere l’emancipazione e necessario l’abbattimento della religione.
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